In questa guida conosceremo i principali indicatori macroeconomici, con una descrizione dettagliata di ciascuno di essi.
Gli indicatori economici sono uno strumento molto utile per misurare lo stato dell’economia. Sono utilizzati da investitori, economisti e governi per valutare crescita, inflazione, occupazione e altre variabili chiave. Questi dati possono essere presentati in molti modi diversi, ma in genere includono grafici e tabelle che mostrano come una variabile è cambiata nel tempo.
🥇 Strumento | Indicatori macroeconomici |
🎯 Ambito | Analisi fondamentale |
📈 Tipologie principali | PIL e inflazione |
👍 Approfondimento | Capex Academy |
SUGGERIMENTO: l’analisi di questi indicatori dovrebbe essere effettuata utilizzando il calendario economico, uno strumento che fornisce informazioni giorno per giorno sugli eventi previsti.
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I principali indicatori macroeconomici sono i seguenti.
Indice
1. Prodotto interno lordo (PIL)
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) misura il valore di tutti i beni e servizi prodotti in un Paese in un determinato periodo. È considerato il principale parametro per valutare lo stato dell’economia, in quanto riflette il livello di attività economica. Il PIL viene calcolato in molti modi diversi, ma il più comune è quello di sommare il valore di tutte le vendite di beni e servizi in un Paese. Può anche essere calcolato utilizzando la spesa, la produzione o il reddito.
Il tasso di crescita del PIL è uno dei parametri più importanti per valutare lo stato dell’economia, in quanto indica se l’economia è in espansione o in contrazione. Se il PIL cresce troppo velocemente, può verificarsi un aumento dell’inflazione. D’altra parte, se il PIL cresce troppo lentamente, può verificarsi un aumento della disoccupazione.
2. Inflazione
L’inflazione è definita come l’aumento generale dei prezzi in un’economia. Viene misurato utilizzando un indice dei prezzi, come l’indice dei prezzi al consumo (CPI). L’IPC misura il costo di un paniere di base di beni e servizi ed è calcolato seguendo il prezzo di questi beni e servizi nel tempo.
L’inflazione ha molte conseguenze economiche. Ad esempio, può ridurre il potere d’acquisto delle persone, poiché i loro salari non crescono quanto i prezzi e potrebbe influire negativamente sugli investitori, in quanto riduce il valore reale dei loro investimenti. Tuttavia, un’inflazione moderata può essere positiva per l’economia, in quanto incoraggia le aziende a produrre di più e i consumatori a spendere di più.
3. Disoccupazione
Quando parliamo dei principali indicatori macroeconomici, la disoccupazione è definita come la mancanza di lavoro per coloro che sono disposti e in grado di lavorare. Si misura con il tasso di disoccupazione, che è la percentuale della forza lavoro che cerca attivamente un lavoro ma non riesce a trovarlo.
La disoccupazione ha molte conseguenze economiche. Ad esempio, riduce il reddito disponibile delle famiglie e aumenta il livello di povertà e riduce la fiducia dei consumatori e diminuire la domanda aggregata. La disoccupazione ha anche conseguenze sociali, in quanto può aumentare la criminalità e diminuire la qualità della vita.
4. Tassi di interesse
I tassi di interesse sono definiti come il costo dell’utilizzo di denaro preso in prestito. Si misura con il tasso d’interesse nominale, ovvero la percentuale che viene addebitata per ottenere un prestito, senza tenere conto dell’effetto dell’inflazione. Il tasso di interesse reale è il tasso nominale meno il tasso di inflazione.
I tassi di interesse hanno molte conseguenze economiche. Ad esempio, quando i tassi d’interesse aumentano, i prestiti diventano più costosi e gli individui e le imprese sono meno incentivati a contrarre prestiti. Questo può ridurre il livello di attività economica e di crescita e avere un impatto negativo sugli investitori, in quanto scoraggia gli investimenti in attività finanziarie.
5. Deficit fiscale
Tra i principali indicatori macroeconomici, il deficit fiscale è definito come l’eccedenza delle spese pubbliche rispetto alle entrate. Si misura con il disavanzo pubblico, che corrisponde al totale delle spese pubbliche meno le entrate. L’avanzo fiscale è l’opposto del deficit fiscale e si verifica quando le entrate del governo sono superiori alle uscite.
Un deficit fiscale ha molte conseguenze economiche. Ad esempio, può aumentare il debito pubblico e ridurre la capacità del governo di effettuare spese future e incoraggiare gli investitori a investire in attività finanziarie, in quanto i titoli di Stato rappresentano un modo sicuro per ottenere rendimenti.
6. Indice dei prezzi al consumo (IPC)
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è un altro dei principali indicatori macroeconomici e misura le variazioni dei prezzi di un insieme di beni e servizi utilizzati dalle famiglie. Viene calcolato utilizzando un paniere di beni e servizi, ovvero un elenco di prodotti che rappresentano la spesa tipica delle famiglie. L’IPC viene utilizzato per misurare l’inflazione, in quanto mostra la variazione dei prezzi in generale.
L’IPC ha molte conseguenze economiche, tra cui il fatto che riduce il potere d’acquisto delle persone, poiché i loro salari non aumentano quanto i prezzi e la creazione di un eventuale impatto negativo sugli investitori e sulle attività finanziarie.
Note finali
In questa guida abbiamo scoperto ed analizzato i principali indicatori macroeconomici i grado di influenzare il mercato. Infine, ecco una tabella con alcuni eccellenti broker che includono il calendario economico, uno strumento essenziale per gli investimenti:
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FAQ
Tra i più importanti ci sono: PIL, inflazione, indice di produzione industriale.
Forniscono il valore necessario per poter dare seguito a un determinato evento e offrono una modalità per misurare i dati in modo efficiente.
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