Guida

Cosa sono e come Investire in Indici?

In questa guida scopriremo come investire in indici e quali opportunità offre questo investimento.

L’investimento in indici può essere un modo efficace per gli investitori nuovi o inesperti di diversificare il proprio portafoglio e di ottenere un’esposizione a più settori e mercati contemporaneamente. Gli indici offrono agli investitori basse commissioni e un’elevata liquidità. Di conseguenza, molti investitori scelgono di investire negli indici come alternativa all’investimento in singole azioni. 

Scenderemo nei dettagli riguardo come investire in indici nei prossimi paragrafi:

🎯 Asset Indici
❓ Migliori indici S&P 500 – Nasdaq – Dow Jones
💪🏻 Come investire ETF – Futures – Opzioni – CFD
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SUGGERIMENTO: Per investire in indici, le opzioni di investimento sono molteplici e per farlo, consigliamo di scegliere un broker che permetta di variare anche le modalità di investimento. Tra questi, eToro è sicuramente un’ottima scelta. Con questa piattaforma, infatti, è possibile investire in indici utilizzando sia gli ETF, sia i CFD, sia i futures e le opzioni. Per tutti gli utenti registrati, inoltre, è possibile usufruire del Copy Trading, per replicare le operazioni dei trader più performanti nel proprio portafoglio e investire in indici in modo profittevole. 

Per iniziare, non bisognerà far altro che cliccare sul link sottostante, depositare almeno 50 euro sul proprio conto e scegliere in quale indice investire:

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Cosa sono gli indici?

Un indice è una misura statistica delle variazioni di un portafoglio di azioni che rappresenta il mercato azionario o un particolare settore. Viene calcolato a partire dai prezzi dei titoli selezionati (a volte aggiustati per i dividendi) e viene solitamente riportato come rapporto o come variazione percentuale.

Un indice rappresenta in genere più società all’interno di un’industria o di un settore e la sua performance riflette la loro performance collettiva. Ciò significa che il calo di valore di una società avrà un impatto minore sulla performance di un’altra rispetto all’investimento in singole azioni.

Come investire in indici?

Ecco alcuni passi da seguire per investire in indici in totale sicurezza:

  1. Decidete in quale tipo di indice volete investire: Gli indici sono disponibili in diverse forme, tra cui indici globali o settoriali, indici nazionali o internazionali, indici del mercato azionario o obbligazionario.
  2. Ricerca dell’indice: Una volta deciso l’indice in cui investire, è necessario effettuare una ricerca approfondita. Prima di investirvi denaro, è necessario capire come è composto e qual è il suo livello di rischio.
  3. Scegliere un veicolo di investimento: Esistono diversi modi per ottenere un’esposizione a un indice, come l’acquisto di azioni di un fondo negoziato in borsa (ETF), l’acquisto di singoli titoli che compongono l’indice o l’investimento in un fondo comune con un portafoglio che rispecchia lo stesso indice.
  4. Monitorare l’indice e i propri investimenti: Una volta effettuato l’investimento, è importante monitorare l’andamento dell’indice e, se necessario, adeguarsi di conseguenza.

Come abbiamo detto, tuttavia, esistono diverse modalità di investimento in indici azionari. Vediamole ora nel dettaglio:

ETF

ETF è l’acronimo di exchange-traded fund. Gli ETF sono un tipo di fondo comune di investimento che può essere acquistato e venduto in borsa, proprio come le azioni. Tracciano un indice, come l’S&P 500 o il Dow Jones Industrial Average, e forniscono agli investitori un’esposizione a basso costo a questi mercati.

Gli ETF offrono diversi vantaggi rispetto ai tradizionali fondi comuni di investimento: sono in genere più efficienti dal punto di vista fiscale, hanno commissioni di gestione più basse e sono altamente liquidi perché vengono scambiati in borsa durante tutta la giornata. Ciò li rende una scelta d’investimento interessante per chi cerca un’esposizione diversificata ai mercati azionari senza dover gestire in prima persona i singoli titoli.

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Futures

I futures sono contratti che consentono agli investitori di acquistare o vendere un’attività a una data futura e a un prezzo predeterminato. L’investimento in futures su indici consente all’investitore di speculare sulla direzione di un indice senza dover acquistare tutti i suoi componenti. Questo può essere un ottimo strumento per gli investitori che desiderano ottenere un’esposizione in mercati a cui non hanno accesso, oltre a fornire una leva finanziaria e un potenziale di copertura.

I vantaggi dell’investimento in futures includono un facile accesso ai mercati globali, bassi costi di transazione, trasparenza e liquidità e la possibilità di assumere posizioni corte sugli indici. Gli svantaggi includono alti livelli di rischio dovuti alla natura di leva finanziaria dell’investimento, nonché la volatilità associata ai movimenti degli indici.

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Opzioni

Le opzioni sono uno strumento finanziario che può essere utilizzato per acquisire esposizione al mercato azionario. Con le opzioni, gli investitori acquistano contratti in cui si impegnano ad acquistare o vendere un’attività a un prezzo predeterminato in una data specifica del futuro.

Investendo in opzioni su indici invece che su singole azioni, gli investitori possono ottenere una maggiore diversificazione e una riduzione del rischio, pur avendo la possibilità di ottenere rendimenti più elevati. Le opzioni offrono, inoltre, una maggiore flessibilità rispetto all’acquisto e alla vendita diretta di azioni, in quanto consentono agli investitori di trarre vantaggio dai movimenti del mercato senza dover possedere l’attività sottostante.

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CFD

Il CFD (Contratto per differenza) è un tipo di strumento finanziario che consente di negoziare i movimenti di un’attività sottostante senza possederla. Un CFD vi permette di speculare sul rialzo o sul ribasso del prezzo di un indice e, se la vostra previsione è corretta, potete ottenere dei profitti.

I CFD offrono agli investitori diversi vantaggi, come la leva finanziaria, i costi ridotti e la flessibilità. La leva finanziaria significa che potete operare con una somma superiore a quella che avete sul vostro conto, il che significa che anche piccole fluttuazioni del mercato possono tradursi in grandi guadagni. I bassi costi significano che di solito non ci sono commissioni aggiuntive associate al trading di CFD e che richiedono un capitale iniziale inferiore rispetto all’acquisto di singole azioni.

Infine, i CFD offrono una maggiore flessibilità, in quanto permettono di andare long o short, il che significa che potete trarre profitto sia dai mercati in rialzo che da quelli in ribasso.

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Dove investire in indici?

Quando investono in indici, gli investitori possono scegliere di investire in una delle principali borse valori del mondo, come il New York Stock Exchange (NYSE), il Nasdaq e il FTSE 100 di Londra. Un metodo ancora più semplice per investire in indici, tuttavia, è costituito dai broker online, i quali consentono di puntare su questi titoli in completa sicurezza e in pochi semplici passaggi. 

Vediamo ora nel dettaglio due delle principali piattaforme di trading online che consentono di investire in indici in modo ottimale: eToro e XTB. 

eToro

eToro è uno dei principali broker online che offre agli investitori l’accesso ai mercati globali. Con la sua piattaforma intuitiva e facile da usare, eToro semplifica ai trader l’acquisto, la vendita e la gestione dei loro investimenti in azioni, ETF e indici.

eToro offre inoltre una serie di caratteristiche che lo rendono interessante per chi vuole investire in indici azionari. Tra queste, le commissioni competitive, i conti demo gratuiti e le risorse educative, oltre all’accesso a un’ampia gamma di titoli di tutto il mondo. Inoltre, la funzione CopyTrader di eToro consente agli investitori di copiare automaticamente i portafogli di altri trader di successo e di beneficiare della loro esperienza senza alcun intervento manuale.

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XTB

XTB è un broker online che offre accesso a oltre 3.500 mercati in 17 Paesi del mondo. Offre una gamma di strumenti finanziari come forex, materie prime, indici, azioni ed ETF. Il fiore all’occhiello di XTB è la sua xStation ovvero una potente piattaforma che offre una serie di funzionalità come un pacchetto di grafici avanzati, bot di trading automatizzati e altro ancora. Fornisce inoltre analisi di mercato approfondite con dati in tempo reale, aiutandovi a prendere decisioni migliori quando si tratta di investire in indici azionari.

Inoltre, gli spread di questo broker sono tra i più competitivi del settore e offre vari tipi di conto per diversi profili di investitori. Con XTB si ha accesso a un’ampia selezione di indici di tutte le principali borse mondiali, tra cui S&P 500 (USA), DAX 30 (Germania), FTSE 100 (Regno Unito) e molti altri. Insomma, per chi vuole investire in indici, XTB è la scelta giusta. 

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Tipologie di indici

Quali tipologie di indici azionari esistono? Ecco una panoramica completa:

1. Indici ponderati per la capitalizzazione di mercato

Sono i tipi di indice più popolari, in quanto misurano la performance di un mercato azionario nel suo complesso. Assegnano un peso maggiore alle società più grandi e un peso minore a quelle più piccole, il che riflette meglio l’importanza economica delle società più grandi nel mercato complessivo. Ne sono un esempio l’S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average.

2. Indici ponderati in base al prezzo

Questi indici assegnano pesi uguali a tutti i titoli, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore di appartenenza. Ciò significa che il prezzo delle azioni di una società può avere un’influenza eccessiva sulla performance dell’indice, per cui questi tipi di indici non sono più comunemente utilizzati. Un esempio è il Dow Jones Transportation Average.

3. Indici specifici del settore

Questi indici si concentrano su un settore o un’industria specifica, come l’energia, la sanità o la tecnologia. Possono essere ponderati per la capitalizzazione di mercato o per il prezzo, ma in genere includono solo i titoli del gruppo industriale specificato. Ne sono un esempio il Nasdaq Composite e lo S&P 500 Energy Sector Index.

4. Indici a rendimento totale

A differenza degli indici di borsa tradizionali, gli indici a rendimento totale tengono conto dei dividendi e di altre distribuzioni versate agli azionisti dalle società dell’indice. Ciò significa che gli investitori che investono in questo tipo di indici guadagneranno di più rispetto a quelli che investono in indici tradizionali, poiché beneficeranno dei dividendi ricevuti dalle società incluse nell’indice. Ne sono un esempio l’indice Russell 3000 Total Return e l’indice S&P 500 Total Return.

5. Indici equamente ponderati

Questi indici assegnano pesi uguali a ogni azione dell’indice, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore, il che significa che la performance di una società avrà un impatto uguale sulla performance dell’indice. Ne sono un esempio l’indice Wilshire 5000 Equal Weighted e l’indice Dow Jones Industrial Average Equal Weighted.

6. Indici fondamentali

Questi indici utilizzano dati fondamentali come gli utili, le vendite, il valore contabile o il flusso di cassa, invece delle informazioni sui prezzi, per determinare le ponderazioni dei suoi componenti. Questo tipo di indice è progettato per fornire misurazioni della performance più accurate rispetto ai tradizionali indici ponderati per la capitalizzazione di mercato. Ne sono un esempio l’indice FTSE RAFI US 1000 e l’indice S&P 500 Fundamental.

In generale, conoscendo i diversi tipi di indici azionari, gli investitori possono decidere con maggiore cognizione di causa quali sono quelli che meglio rispondono alle loro esigenze e ai loro obiettivi.

Come vengono calcolati gli indici di borsa?

Il calcolo di un indice viene tipicamente effettuato prendendo la somma di tutti i prezzi dei titoli che lo compongono e dividendola per il prezzo di riferimento. Il prezzo di riferimento viene stabilito quando l’indice inizia a essere monitorato e rimane costante per tutta la durata dell’indice.

ESEMPIO: supponiamo di voler calcolare un indice di borsa per un determinato settore. Si dovrebbero prendere i prezzi di chiusura di ogni singolo titolo di quel settore in ogni giorno di negoziazione e sommarli. Poi si divide questo numero totale per il valore di mercato iniziale o prezzo “di riferimento”, che viene stabilito quando l’indice inizia a essere monitorato. In questo modo si otterrà un rapporto o una variazione percentuale rappresentativa della performance di quel particolare settore nel corso del tempo.

Quali sono i principali indici azionari in cui investire?

Qui di seguito, troverete una lista dei principali indici azionari che gli investitori possono prendere in considerazione per investire nei mercati azionari globali.

  1. S&P 500: L’S&P 500 è considerato il benchmark del mercato azionario statunitense, in quanto rappresenta l’80% di tutti i titoli negoziati negli Stati Uniti.
  2. Indice composito NASDAQ: L’indice NASDAQ Composite misura tutti i titoli negoziati sulla borsa NASDAQ, tra cui oltre 3.000 azioni ordinarie e altri titoli come azioni privilegiate e ricevute di deposito americane (ADR). È un indice di mercato ampio che rappresenta quasi tutte le società quotate in borsa negli Stati Uniti, dai giganti della tecnologia come Apple e Microsoft alle società a più piccola capitalizzazione.
  3. Dow Jones: Il Dow Jones Industrial Average (DJIA) è un indice ponderato in base al prezzo di 30 grandi azioni blue-chip statunitensi negoziate alla Borsa di New York e al NASDAQ. È uno degli indici più antichi al mondo e un barometro ampiamente osservato del mercato azionario.
  4. Indice Russell 2000: L’indice Russell 2000 è un indice composto da 2.000 società a piccola e media capitalizzazione quotate nelle borse statunitensi come il NYSE o il NASDAQ. È considerato una rappresentazione più accurata dell’economia complessiva rispetto ad altri indici come l’S&P 500 o il DJIA, grazie all’inclusione di società a piccola capitalizzazione che sono non inclusi negli altri indici.
  5. Indice MSCI EAFE: L’indice MSCI EAFE è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato a fluttuazione libera che tiene conto delle società dei Paesi sviluppati al di fuori del Nord America, tra cui Europa, Australasia ed Estremo Oriente (esclusa la Corea), come Giappone, Francia e Germania. Offre un’esposizione ai titoli a grande, media e piccola capitalizzazione di questi mercati.

Ci sono centinaia di altri indici disponibili per settori specifici o regioni geografiche, quindi gli investitori hanno molte opzioni quando si tratta di diversificare il portafoglio e gestire il rischio.

Vantaggi e svantaggi di investire in indici

Gli investimenti in indici presentano diversi vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi, l’indicizzazione consente agli investitori di acquisire un’esposizione a un intero settore o mercato in una sola volta, invece di dover acquistare singoli titoli. Ciò contribuisce a ridurre il rischio grazie alla diversificazione tra più società e settori.

Gli indici forniscono anche una buona misura della performance del mercato azionario nel suo complesso, per cui è più facile per gli investitori seguire le tendenze generali. Inoltre, i fondi indicizzati richiedono di solito investimenti minimi più bassi perché non hanno commissioni di gestione associate, il che li rende più accessibili ai piccoli investitori o ai principianti.

Tuttavia, gli investimenti in indici presentano alcuni svantaggi. Uno degli svantaggi più comuni è che può essere difficile battere i rendimenti medi di un fondo indicizzato. Ciò significa che se l’indice registra una performance negativa, gli investitori non potranno beneficiare di eventuali sovraperformance e, al contrario, gli investitori non potranno trarre vantaggio da eventuali titoli sottovalutati presenti in portafoglio.

Inoltre, quando si investe in un fondo indicizzato, gli investitori non possono beneficiare di nessuna strategia fiscale disponibili per i singoli possessori di azioni, le quali possono contribuire a ottimizzare i rendimenti e a minimizzare le imposte.

Fattori che influenzano il prezzo degli indici

La performance di un indice è influenzata da molti fattori diversi, tra cui il contesto economico generale, gli eventi politici e le notizie macroeconomiche.

  1. Ambiente economico: Lo stato dell’economia può influenzare i prezzi delle azioni perché incide sulla capacità di guadagno delle aziende e sulla loro capacità di far fronte agli obblighi finanziari. Quando l’attività economica rallenta e gli utili delle aziende diminuiscono, gli investitori tendono a vendono le azioni, provocando un calo del mercato.
  2. Eventi politici: Anche gli eventi politici possono influenzare i prezzi delle azioni. L’instabilità politica può generare incertezza nei mercati e indurre gli investitori a diventare cauti nell’investire in azioni, con conseguente calo dei prezzi dei titoli.
  3. Notizie macroeconomiche: Le notizie macroeconomiche, come i tassi di interesse, i dati sulla disoccupazione, i livelli di inflazione e le politiche governative, possono influenzare la performance di un indice. Se questi indicatori mostrano un potenziale di crescita o stabilità futura, ciò può riflettersi in un aumento dei prezzi delle azioni.

Comprendendo come i diversi fattori influenzano gli indici, gli investitori possono prendere decisioni più informate su dove investire il proprio denaro e su quali aree del mercato concentrarsi.

investire in indici

Conclusioni

In questa guida abbiamo visto come e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di investire in indici

Come abbiamo sottolineato all’interno di questa guida, per investire in indici è importante scegliere broker regolamentati e che consentano di puntare su questo asset attraverso diverse modalità. La piattaforma di trading eToro, in tal senso, è un’ottima scelta, poiché permette di investire in ETF, CFD e molto altro in pochissimi semplici passi. 

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    FAQ

    Quali sono gli indici più importanti?

    Gli indici più importanti sono il Dow Jones Industrial Average (DJIA), lo S&P 500, il NASDAQ Composite e il Russell 2000. Si tratta di indici di mercato ampi che tengono conto della performance di centinaia o migliaia di titoli di un’ampia gamma di settori. Altri noti indici settoriali sono il Nikkei 225 in Giappone, l’Hang Seng a Hong Kong e il FTSE 100 a Londra.

    Cosa vuol dire comprare indici in borsa?

    Quando si acquistano indici di borsa, si compra un insieme di azioni che rappresentano l’intero mercato o un settore specifico. Ad esempio, se acquistate l’indice S&P 500 (S&P 500), investirete in 500 società che compongono la borsa statunitense. La performance di questo indice dipenderà dalla performance di quelle 500 aziende.

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