Nella guida di oggi parliamo di Cariparma Nowbanking, il servizio di home banking proposto dalla banca emiliana.
Affronteremo l’argomento da una prospettiva generale ma forniremo indicazioni precise circa i servizi relativi al trading, con un occhio di riguardo verso i costi e le commissioni, che sono il tradizionale tallone d’Achille delle attività di trading svolte per mezzo dell’intermediazione delle banche.
Già adesso è bene anticipare un punto: Cariparma Nowbanking non presenta forti elementi di differenziazione rispetto alla concorrenza, se con questo termine si intende l’insieme delle banche che offrono servizi di trading. Il punto debole è quindi sempre lo stesso: il livello elevato di costi e commissioni.
A questo fa da contraltare una garanzia di sicurezza piuttosto solida, che tuttavia potrebbe non bastare per convincere chi vuole impegnarsi nell’investimento speculativo.
In linea di massima, si può affermare che il confronto con le società non bancarie che offrono servizi di intermediazione per il trading, ovvero i broker, è tutto a vantaggio di questi ultimi. E’ impietoso, nello specifico, il confronto con i due broker che, attualmente, offrono il grado di qualità più elevato come XTB.
Ne parleremo più approfonditamente nei prossimi paragrafi.
Indice
Cariparma Nowbanking: Informazioni generali
Cariparma Nowbanking è un servizio di trading bancario che “fa il suo”, ovvero offre servizi, costi e garanzie in tutto e per tutto assimilabili ad altri servizi di home banking. E’ necessario, però, fornire qualche elemento di contesto per capire se esiste qualche margine di differenziazione, ovvero per individuare elementi che in qualche modo posso far spiccare Cariparma Nowbanking in mezzo alla concorrenza.
Il riferimento è alla storia di Cariparma Nowbanking, che presenta comunque elementi di dignità e si intreccia con le vicende del territorio nel quale è nata e si è sviluppata. Come suggerisce il nome Cariparma è originaria di Parma. E’ stata fondata nel lontano 1860 come istituto funzionale allo sviluppo del territorio e al finanziamento delle piccole, medie e grandi imprese locali.
Dopo vicende alterne, che in alcuni casi si sono caratterizzate per una forte e prevalente partecipazione pubblica, nel 2000 è stata rilevata da Banca Intesa. E’ a partire da questo periodo che Cariparma si sgancia dalla dimensione locale e diventa de facto un istituzionale nazionale, protagonista di una diffusione su tutto il territorio italiano abbastanza capillare.
Un altro evento importante si verifica nel 2007, quando Cariparma viene rilevata quasi interamente dal gruppo francese Crédit Agricole.
Il legame con Crédit Agricole
Come appena specificato, nel 2007 entra a far parte del gruppo francese Crédit Agricole. Per la banca emiliana inizia un periodo di forte crescita, di aumento della presenza nazionale e del volume di affari. Si segnala, proprio a partire da questo periodo, anche una certa tendenza al rebranding. La denominazione ufficiale, per esempio, viene cambiata in “Credit Agricole Cariparma”.
Convulsi ma proficui in una prospettiva di crescita sono gli ultimi anni. Nel 2017 Crédit Agricole Cariparma rileva il 95% del capitale di alcune casse di risparmio, e in particolare quelle di Rimini, Cesena e San Miniato, manovra a cui fa seguito una fusione vera e propria. L’anno successivo, invece, vede l’incorporazione con la Cassa di Risparmio di La Spezia, avvenuta tramite l’acquisto di partecipazioni.
Queste vicende proiettano l’ex Cariparma nell’olimpo delle banche italiane. Attualmente, per capitalizzazione e volume d’affari è la sesta d’Italia, dietro a “mostri sacri” come Banca Intesa San Paolo, Unicredit, Mediobanca, Bper, Ubi Banca etc.
Un buon servizio di home banking
Cosa si può dire del servizio di home banking? Innanzitutto, una specificazione lessicale: in questa guida continueremo a riferirci alla banca come Cariparma, anche se non è questo il nome ufficiale. D’altronde, per quanto l’operazione di rebranding possa essere andata a buon fine, nell’immaginario collettivo Cariparma rimane… Cariparma.
Ad ogni modo, Cariparma Nowbanking è un buon servizio di home banking. Consente in maniera tutto sommato rapida e intuitiva di effettuare tutte le azioni che, in passato, richiedevano la presenza allo sportello. Il risparmio in termini di tempo e fatica è considerevole, sebbene sia necessario un certo impegno in fase di primo utilizzo, se non altro per familiarizzare con l’interfaccia. Questa risulta comunque ben fatta, intuitiva e capace di porre a schermo tutte le funzioni necessarie.
Cariparma Nowbanking affronta inoltre con professionalità la questione della sicurezza. Da questo punto di vista, le garanzie sono molto solide, per quanto le dinamiche non si discostino da quelle che caratterizzano altri servizi di home banking.
Le note dolenti, peraltro acutissime, risuonano quando si affronta il tema del trading. Proprio come tanti altri istituti bancari, Cariparma si è inserita in un percorso di ammodernamento che passa anche per l’offerta di servizi di trading.
Ebbene, da questo punto di vista, Cariparma cede il passo rispetto alla maggior parte dei broker, e si pone nel solco dei servizi di intermediazione proposti dalle banche italiane. Ne parleremo più approfonditamente nel prossimo paragrafo.
Cariparma Nowbanking trading: offerta e costi
I punti deboli del servizio di trading di Cariparma Nowbanking riguardano principalmente i due elementi più importanti, almeno in una prospettiva di efficientamento delle attività di investimento speculativo. Molto banalmente, l’offerta e i costi.
I punti di forza invece riguardano le garanzie di sicurezza, che sono in linea con la potenza di fuoco degli istituti di credito, quindi solide se non addirittura granitiche.
Dunque, niente di nuovo sotto al sole. Siamo di fronte a un classico caso di “banca che offre servizi di trading”, con tutto ciò che ne consegue in termini di rischi (per il portafoglio) e opportunità (per la serenità personale).
L’offerta di Cariparma
Almeno sul fronte dell’offerta azionaria, Cariparma Nowbanking cede nettamente il passo. Tra i mercati più interessanti troviamo “solo” il Germania Xetra, l’Euronext, il Gran Bretagna LSE, l’USA NASDAQ e l’USA NYSE. L’offerta non finisce qui, ma in linea di massima questa appare scarna e incapace di coprire l’ampio spettro delle esigenze dei trader.
Il problema più grave però è un altro, e riguarda non tanto l’offerta di asset, quanto l’offerta infrastrutturale. Cariparma Nowbanking, non permette di fare trading sulla piattaforme MetaTrader, che è universalmente riconosciuta come la più equilibrata in circolazione, se non come la migliore in assoluto.
La diffusissima Metatrader è sostituita da una piattaforma proprietaria. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se tale piattaforma non fosse disponibile solo nella sua variante browser. Può sembrare una scelta all’insegna della comodità, e in effetti è molto comodo fare trading senza dover installare un software, ma è anche una scelta che penalizza molto.
Di norma, infatti, le piattaforme browser sono lente e maggiormente soggette alle performance della connessione. Inoltre non sono generalmente incompatibili con i VPS (Virtual Private Server), che sono soluzioni infrastrutturali per l’efficientamento del trading dal punto di vista squisitamente tecnico.
I costi di Cariparma
Dal punto di vista economico non va meglio. Anzi, proprio il capitolo costi appare come il vero tallone d’Achille di Cariparma Nowbanking, almeno nella parte relativa al trading. Sia chiaro, la banca emiliana non performa peggio rispetto alla concorrenza stretta. Questo difetto è condiviso dalla stragrande maggioranza degli istituti bancari, che purtroppo sono costrette a scambiare le maggiori garanzie di sicurezza con una imposizione a tratti davvero pesante.
Il capitolo delle commissioni di Trading è complesso. Tuttavia possiamo portare un dato in particolare, in modo da rendere l’idea. L’acquisto di titoli, azioni e obbligazioni è gravato da commissioni sì variabili, ma anche molto elevate: possono raggiungere persino i 10 euro! Questo impone lo spostamento di ingenti capitali, affinché l’eventuale guadagno superi di gran lunga la spesa per commissioni. Non si tratta di una dinamica che possa favorire il trader.
Ma non è finita qui: Cariparma Nowbanking impone un canone di abbonamento mensile per poter accedere ad alcuni asset. Si va dai 4,50 euro per il trading sull’USA NYSE ai 20 euro per il trading Germania XETRA, passando per i 9 euro di Euronext e Gran Bretagna LSE (in tempo reale in tutti i casi).
Le piattaforme zero commissioni: Due esempi proverbiali
E’ evidentemente che Cariparma Nowbanking non rappresenta la migliore soluzione per i trading. Con ciò non stiamo accusando la banca emiliana di inefficienza, o di scarsa qualità. Anzi, per tutti i servizi finanziari e di investimento che non riguardano il trading Cariparma si configura come un’ottima banca, capace di offrire molto ai suoi correntisti e, in generale, ai suoi clienti. Semplicemente, i servizi di trading non rappresentano il suo core business, e ciò si riflette (in maniera negativa) sull’offerta e sui costi.
Dunque, i trader devono rivolgersi altrove. A chi? Il percorso obbligato, o quasi, vede come protagonista i broker privati, ovvero società specializzate esattamente nell’offerta di servizi di trading.
Il panorama dei broker è piuttosto eterogeneo, ma in genere tutti si contraddistinguono per almeno tre caratteristiche.
- Regolamentazione degli enti di controllo, sia nazionali che internazionali, come Cysec, FCA e – nel caso dell’Italia – la Consob.
- Amplissima offerta di asset, che può prevedere anche centinaia di strumenti, per giunta distribuiti in maniera generalmente equa su tutte le asset class.
- Assenza di commissioni o basso livello di commissioni.
XTB è uno dei migliori broker in circolazione. Spicca per l’ampiezza dell’offerta, immensamente superiore a quelle delle banche come Cariparma e superiore persino alla media degli altri broker privati.
Di XTB stupisce anche l’approccio alle commissioni (assenti) e alla pressione economica sul cliente, che è davvero leggera. Stupisce anche l’ampio spazio che viene dedicato al rapporto con il cliente, che vede come strumento principale un servizio di assistenza all’avanguardia.
A testimoniare la volontà di XTB di porsi al fianco del cliente è anche il servizio formativo, che si fregia di strumenti utili ai principianti che vogliono imparare. Tra questi, un intero ebook di trading che viene messo a disposizione gratuitamente e senza necessità di apertura del conto.
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Cariparma Nowbanking Opinioni
Tornando a Cariparma Nowbanking, è bene fare un rapido riepilogo. Volendo sintetizzare, si segnala un solo punto di forza e ben due punti di debolezza, il cui peso però si rivela di gran lunga maggiore ed esercita una funziona limitante.
Il punto di forza è rappresentato dalle garanzie di sicurezza, che sono quelle tipiche di una banca, dunque abbastanza solide, in grado di far dormire sonni tranquilli ai clienti e ai correntisti.
I punti deboli consistono invece in una offerta scarna sia in termini di piattaforme che in termini di asset e, soprattutto, in commissioni eccessivamente elevate, che impongono una spesa capace di erodere quasi per intero il profitto (a meno che non si investano cifre ingenti).
Competitor Cariparma Nowbanking
- Fineco
- Saxo Bank
- Bmed Online
- Hello Bank
- WeBank
- Youbanking
- BinckBank
- IWBank
- Widiba
- Claris Banca
- Banco Posta
Conclusioni
In conclusione, meglio affidarsi a Cariparma solo per i servizi bancari e rivolgersi altrove per i servizi di trading. In questo articolo abbiamo portato l’esempio di due broker di qualità, la cui nomea già da sola rappresenta una garanzie di efficienza: XTB ed eToro.
Entrambi propongono un’offerta bassa, commissioni praticamente nulle e una pressione economica sul trading davvero leggera.
In particolare, XTB eccelle nel supporto formativo “classico” ai principianti, mentre eToro spicca per il suo inedito e innovativo servizio di CopyTrading.
Ecco i link per accedere direttamente alle loro piattaforme:
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Piattaforma: etoro Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: xtb Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
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