In questa guida andremo a chiarire cosa sono i Broker sostituto d’imposta e se convengono davvero per fare trading online.
Sempre più spesso i nostri lettori ci chiedono informazioni specifiche su questo tema, ecco perché abbiamo deciso di scrivere una guida dedicata proprio a questo argomento di grande interesse tra i Traders Italiani. L’argomento è abbasta tecnico, tuttavia cercheremo di spiegarlo con chiarezza e con esempi pratici. Iniziamo subito la nostra guida!
Indice
Cosa sono i Broker sostituti d’imposta?
I broker sostituti d’imposta sono società che si occupano di riscuotere le imposte dovute dai contribuenti e di trasferirle all’amministrazione finanziaria competente. In altre parole, i broker sostituti d’imposta hanno il compito di “sostituire” i contribuenti nella gestione delle imposte dovute.
In questo modo l’investitore si vedrà accreditato sul conto Trading l’importo netto, con una chiara distinzione tra profitto lordo e profitto post-tassazione. Al termine del mese, il Broker invierà un report con i profitti già tassati: un documento utile da presentare in fase di dichiarazione dei redditi.
Questo concetto introduce una distinzione fondamentale:
- Regime amministrato: questo è il caso dell’esempio precedente. La fiscalità viene delegata al Broker che agirà da sostituto d’imposta. Sarà quindi compito dell’intermediario calcolare, dichiarare e versare le imposte fiscali derivanti dall’attività di trading.
- Regime dichiarativo: in questo caso chi paga le tasse è il Trader stesso, a seguito di un resoconto delle operazioni effettuate. Il tutto, al fine di calcolare l’aliquota corrispondente e dichiarare il tutto durante la dichiarazione dei redditi.
Come funzionano i broker sostituti d’imposta?
I broker sostituti d’imposta operano in base alla Legge 296/2006, che regola il loro funzionamento. In base alla legge, i broker sostituti d’imposta hanno il compito di:
- Riscuotere le imposte dovute dai contribuenti;
- Trasferire le imposte riscosse all’amministrazione finanziaria competente;
- Prestare assistenza ai contribuenti in materia di imposte.
In pratica, i broker sostituti d’imposta si occupano della gestione delle imposte dovute dai contribuenti, dalla riscossione alla trasmissione dei pagamenti all’amministrazione finanziaria competente.
Quali sono i migliori broker sostituti d’imposta?
Alcuni tra i migliori broker sostituti d’imposta operanti in Italia sono:
- Fidelity S p.A.;
- Interactive Brokers Italy S.p.A.;
- Saxo Bank A/S;
- Banca Akros S.p.A.;
- Directa Sim S.p.A.;
- FinecoBank S.p.A.;
- IWBank S.p.A.;
- IG Markets;
- Binck Bank S.p. A.
In generale sono principalmente i Broker per il trading bancario a fornire questo servizio e sono scelti da una clientela con capitale abbastanza elevato, di solito superiore a 10.000 Euro.
Broker sostituto d’imposta: Pro e contro
Pro:
- Comodità per il cliente: non occorre gestire gli aspetti fiscali e burocratici relativi l’attività di trading. In questo modo potrà dedicarsi esclusivamente all’operatività ed alle strategie di Trading da adottare.
Contro:
- Commissioni applicate: questo servizio si paga, non sotto forma di consulenza ma mediante commissioni fisse applicate sull’eseguito.
- Tempi di riscossione: non applicando il capital gain ecco che il nostro saldo può finire in negativo, un aspetto che ha sollevato numerose controversie.
Alternative ai Broker sostituto d’imposta
Perché scegliere uno di questi Broker? Ecco alcuni vantaggi:
- Report puntuali: anche se non operano in regime amministrato, inviano comunque al trader un report dettagliato con tutte le operazioni in modo da presentarlo in fase di dichiarazione.
- Protezione saldo negativo: tutte le operazioni di trading si compensano alla chiusura, inoltre c’è un margine che evita di mandare il conto in rosso.
- Sicurezza: parliamo di intermediari standard di sicurezza davvero elevati, al pari dei broker in regime dichiarativo.
Suggeriamo di scegliere un broker all’interno della tabella qui sopra, completare la registrazione gratuita ed iniziare ad investire su conto demo.
Leggi anche: Migliori Broker in Svizzera.
Conclusioni
In questa guida abbiamo analizzato il ruolo dei Broker sostituto d’imposta, valutandone l’effettiva convenienza. Certo, la scelta è soggettiva e dipende anche dalla posizione fiscale di ognuno.
Le criticità individuate sono importanti, in primis i costi fissi applicati per ogni eseguito. Inoltre, anche il rischio di avere un saldo negativo nel nostro conto sarà un fattore molto critico da valutare con attenzione. Ecco perché nonostante la comodità del regime amministrato, numerosi Trader (principianti e non) si sono rivolti ai Broker che non offrono questo servizio ma che garantiscono la protezione del saldo.
Quali sono le migliori alternative? Sarebbe meglio dire “prime scelte” e ci riferiamo a Broker come eToro, perfetti per investire sui mercati finanziari con professionalità e sicurezza.
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FAQ
Sono più comodi perché gestiscono la posizione fiscale del Trader, ma non sono convenienti poiché applicano commissioni medie molto più alte rispetto ai Broker in regime dichiarativo.
In Italia i più conosciuti sono Fineco, Directa, ActivTrades e IG Markets.
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